Andrea Schenato... un ragazzo d'oro!
Andrea Schenato, oro nel Tiro al Piattello nel Gran Premio Internazionale di Suhl 2006, è nato a Cologna Veneta il 05/09/87 e ora risiede ad Orgiano.
Diplomato geometra, lavora come tirocinante in uno studio tecnico a San Bonifacio.
A proposito del proprio percorso ci racconta:
“Ho provato a frequentare per un po’ di tempo le lezioni presso il Politecnico di Milano nella facoltà di Ingegneria Edile ma mi sono reso conto che l’università non fa per me, anche perché non avrei avuto il tempo per continuare con i miei allenamenti. Prima di cominciare con il Tiro a Volo ho giocato a basket nella squadra leonicena per dieci anni ma poi sentivo il bisogno di vincere qualcosa nelle competizioni individuali e non di squadra. Avrei voglia di continuare con questo sport anche a livello professionistico, il che vuol dire come lavoro, entrando a fare parte in un corpo dello stato; ma non è così facile ...”.
Andrea, come hai iniziato a praticare questo sport?
Ho iniziato a sparare all’età di sette anni ma sono entrato nel mondo delle gare quando ne ho compiuti 14.
All’inizio era solo uno svago che praticavo durante qualche fine settimana con mio papà ed alcuni suoi amici, poi, dopo aver preso parte a dei corsi tenuti da istruttori federali, ho cominciato a praticare questo sport a livello regionale.
Le prime prove furono nella maggior parte provinciali e regionali, nelle quali cominciai sin dall’inizio a dare buoni risultati.
Io per primo non avrei mai pensato di arrivare a tanto dopo soli 5 anni di competizioni.
Cosa si prova quando si raggiungono risultati sportivi così importanti?
La prima cosa che si prova è una grande ammirazione di se stessi, soddisfazione per quello che si riesce a portare a termine nel migliore dei modi dopo tante fatiche, impegni e sacrifici.
Ma ci si rende conto di quello che si è fatto dopo un po’ di giorni, perché all’inizio con tutta la pressione che si ha attorno non si riesce a capire bene quello che è successo.
Ancora più grande è l’emozione che si ha quando si hanno delle persone che mi hanno aiutato in questo percorso, come ad esempio mio papà che mi ha sempre seguito ed il mio allenatore Francesco Belluco che mi è sempre stato vicino anche nei momenti di difficoltà.
Che tipo di preparazione ci vuole prima di affrontare una gara?
…. “devi solo tenere in mano un fucile e sparare, …che fatica dovresti fare?”.
Questa è stata la risposta di una delle tante persone che non conoscono veramente questo sport.
In questa disciplina, come si è già visto da altre vittorie olimpiche, l’età conta relativamente poco;
nel senso che non è uno sport di contatto e non è nemmeno uno sport di prestanza fisica, ma è sbagliato pensare che l’allenamento fisico non serva.
Durante il 2006 mi sono reso conto, vista anche la convocazione in nazionale, che per sopportare una stagione di gare bisogna essere preparati sia fisicamente sia psicologicamente.
Le competizioni importanti si svolgono specialmente nel periodo estivo, quando le temperature oltrepassano i 40°c e ci si deve adeguare per una settimana tra allenamenti e gare, quindi essere preparati fisicamente aiuta molto; a quel punto si aggiunge la pressione che si ha, vista l’importanza dell’evento e la responsabilità quella nazione che si rappresenta.
Ma grazie al mio allenatore sono riuscito spesso a ritrovare la fiducia che in qualche momento mi mancava.
Cambiando argomento…com’è il tuo rapporto con il denaro?
Sono sempre stato consapevole, visto anche l’impegno che ho dedicato al mio sport, che “non si ha niente per niente ”, e questo è quello che penso anche per il denaro.
Ma sfortunatamente è quello che fa girare il mondo … ed è anche quello che permette a certi atleti del mio sport di continuare anche se non hanno un curriculum pari al mio.
Fra i giovani come te, com’è visto il mondo bancario?
Io personalmente non mi sono mai occupato più di tanto di questi argomenti, ho sempre lasciato decidere i miei genitori anche per la mia piccola parte, anche perché mio papà mi ha sempre sponsorizzato in questi anni.
Qual è secondo te il miglior modo per investire il denaro?
Anche se si cerca sempre di mettere da parte per il futuro io sono dell’idea che una buona parte dovrebbe essere destinata al divertimento, perché non si sa mai cosa può capitare… anche per non rischiare di perdere alcuni momenti della vita che sono speciali.
Secondo il parere di tutti i parenti che ho sempre avuto contro, visti gli impegni sportivi che ho avuto, il modo migliore per investire sarebbe stato quello di proseguire gli studi; ma forse qualcuno non si rende conto che ci sono altre strade oltre alla scuola… per esempio lo sport.
Come consideri la Banca di Credito Cooperativo?
Non ho avuto ancora molte occasioni per venire a contatto con il personale del Credito Cooperativo ma sono certo che sarà un percorso positivo.
a.l.