A tu per tu con... Red Canzian

Abbiamo incontrato Red Canzian, bassista del gruppo musicale Pooh, e ne abbiamo approfittato per parlare di musica, banche e dintorni.
 
  • Red, anzi Cavalier Red (riconoscimento ottenuto nel 1986)… ma perché proprio Red? RED web2.JPG
Il mio primo gruppo si chiamava Capsicum Red e siccome negli anni ’60 i complessi facevano più successo se erano inglesi, il nostro discografico si inventò che io ero figlio di mamma inglese e mi chiamavo Red… La cosa fece il suo effetto ed entrammo in classifica con il primo singolo… e a me rimase attaccato un nome al quale poi mi sono affezionato… ora firmo anche la carta di credito con Red Canzian.
 
  • Una vita con i Pooh, o i Pooh per la vita?
Di sicuro sono diventato un grande con i Pooh. Ero un ragazzo o poco più quando all’inizio del ’73 sono entrato nel gruppo e …. non mi dispiacerebbe riuscire a portare avanti il progetto per la vita.red2.JPG
 
  • Come nascono i testi delle vostre canzoni?
Quasi sempre da esperienze vissute in prima persona o da storie che in qualche modo ci sono scivolate addosso, che ci hanno toccato anche solo per sentito dire o per averle lette sul giornale. In fondo noi autori altro non siamo che cronisti in musica della realtà che ci circonda.
 
  • Ricordi il litigio più furibondo tra Voi quattro?
Non c’è mai stato un litigio così furibondo da fare male… altrimenti non saremmo qui. E comunque le nostre discussioni, anche accaloratissime, sono sempre avvenute per idee diverse sul lavoro e mai per disaccordi personali, e allora quando non c’è astio si tende a dimenticare.
 
  • Come si fa a rimanere assieme per così tanti anni?
Cercando di rispettare gli altri, non avendo un leader ma cercando di essere ognuno di noi leader nel campo per il quale siamo più portati (composizione, comunicazione, arrangiamenti, organizzazione spettacoli live, ecc.).
 
  • Un aggettivo per Roby, uno per Dody, e uno per Stefano.
Roby tenace e positivo come il suo segno il toro; Dody complesso ma creativa (gemelli) e grande musicista; Stefano ha una mente veloce e organizzativa (tipico della vergine) ma sa anche essere l’amico sempre pronto.
 
  • Come sono cambiato i giovani di oggi, dai fans dei vostri primi concerti?
Una volta c’era più disincanto e leggera voglia di divertimento. Uscivamo dal dopoguerra e il boom economico stimolava voglie e idee nei ragazzi. Ora c’è più consapevolezza (forse troppa), capiscono un po’ più di musica e quindi pretendono giustamente di più…
 
  • Cambiando argomento, com’è il tuo rapporto con il denaro?
Molto sereno, non vivo per il denaro anche se ne faccio un uso discreto, ma lo considero, più che una via per realizzare ogni nostro desiderio, un modo per essere libero di dire anche di no se una cosa non mi piace.
 
  • Qual è secondo te il modo migliore per investire il denaro?
I nostri genitori dicevano che il “mattone” non tradisce mai e per certi versi è ancora così, anche se io credo che investire nel proprio lavoro sia sempre una buona cosa. I Pooh hanno sempre investito in muove tecnologie legate alla musica e… siamo ancora qui!!!
 
  • Qual è l’ultima volta che sei entrato in banca?
L’altro giorno, ma io sono quello delle pubbliche relazioni, la parte conti la segue mia moglie Beatrice che è molto più attenta ed oculata di me.
 
  • Red e il  Credito Cooperativo: quando c’è stato il primo incontro?
Nel ’91 a Castelgoffredo (MN). Ho conosciuto gente fantastica che non rappresentava l’immagina “incartata” del bancario che mi portavo dentro, anzi erano molto aperti e sensibili alle mie iniziative sull’ambiente e con loro e la Fabbri ho pubblicato il mio primo libro “Magia dell’albero” ed è decollato il progetto per le scuole elementari “Un albero per la vita”, progetto che sta ancora continuando da 17 anni con l’altro “Incontro fatale” la BCC di Monastier e del Sile (ed oggi anche con la BCC Vicentino ndr).
 
  • Mare o Montagna?
Entrambe ma non mondane. Mare Croazia e non Sardegna, montagna Corvara e non Cortina.
 
  • Pizzeria o Ristorante?
Più ristorante… sono vegano e in pizzeria non sono molto attrezzati per la mia dieta da gorilla.
 
  • Bianco o nero?
Aggiungerei il blu e il rosso e così abbiamo i colori con cui mi vesto di solito, non sopporto le mezze tinte e i colori pastello.
 
  • Boutique o grandi magazzini?
Dove capita. Non amo lo shopping e se compro è sempre per caso, perché vedo qualcosa che mi piace.
 
  • Caffè o tè?
Orzo e spremute e se tè deve essere che sia di frutta… siamo già anche troppo stressati per avvelenarci con la caffeina e la teina!
 
  • Treno o aereo?
Ultimamente ho scoperto l’Eurostar Venezia-Milano e ritorno, mi piace, scrivo, leggo, conosco gente, l’aereo sarebbe bello e l’ho sempre usato… quando sono riuscito a partire!!!
 
  • Per chiudere… “Chi fermerà la musica”?
Spero che nessuno fermi la musica… Io penso che quando una canzone diventa un successo non è più tua, è della gente e allora voglio pensare che ci sia un esercito di valorosi pronti a battersi per difenderla questa musica… anche contro di noi che l’abbiamo fatta.
 
A. L.
 
Biografia Red Canzian
Chitarrista autodidatta, inizia a suonare all’età di 13 anni. Con la sua prima band Capsicum Red (che all’inizio si chiama I Prototipi) inaugura il Piper di Treviso, ottenendo il tutto esaurito per due anni consecutivi. A cavallo fra il 1970 e il 1971, i Capsicum Red incidono l’album “Appunti per un’idea fissa” e i due singoli “Ocean” e “tartan”, scritto da Franco Battiato. Segue un anno d’intensa attività live con un altro gruppo, gli Osage Tribe. Nel novembre del 1972 viene convocato dai Pooh che stanno cercando il nuovo bassista e hanno già visionato un centinaio di musicisti. Il provino avviene nella lavanderia di un hotel di Roncobilaccio: pur non avendo mai suonato il basso, Red dimostra di possedere un grande talento, scoprendo pure di sapere cantare in falsetto, e nel 1973 debutta nei Pooh. Nel 1986 ha pubblicato l’album “Io e Red”, arricchito dalla presenza di Loredana Bertè nel duetto “Io no”. Oltre a sciare, è un appassionato pescatore: possiede 30 canne per tutti i tipi di pesca (torrente, lago e mare). Ha la patente nautica per le barche a motore. Ha composto l’inno del Treviso Calcio quando è stato promosso in serie B. Dipinge da sempre. La sua vena artistica ha attraversato due fasi: negli Anni 70 ha dipinto opere naif ispirato dai pittori slavi; oggi è un post impressionista fine ‘800 e fra le sue influenze indica Giuseppe Ciardi, che ha vissuto a Quinto di Treviso e del quale ha studiato a fondo la tecnica dei colori. Nel 1992 ha scritto il libro “Magia dell’albero”. L’amore per tutta la natura è testimoniato anche dal secondo libro “Storie di vita e di fiori” del 1996, che prende spunto da alcuni fiori spontanei per raccontare sue esperienze di vita.