17/02/2014
Beni confiscati. Convegno a Roma ospite Federcasse
Beni confiscati. Convegno a Roma. BCC parte attiva di un progetto di sensibilizzazione.


Si è tenuto a Roma sabato 15 febbraio il Convegno “Il riutilizzo Sociale dei beni confiscati. Per la legalità, lo sviluppo sostenibile e la coesione territoriale” organizzato da Libera a conclusione degli incontri territoriali tenutisi a partire dal dicembre 2013 in diverse città italiane per sensibilizzare associazioni ed opinione pubblica sul tema della confisca e dell’affidamento dei beni sottratti alla criminalità organizzata.

All’incontro, organizzato presso il Nuovo Cinema Aquila (anch’esso simbolicamente un bene confiscato), aperto dal saluti del vicesindaco di Roma Luigi Nieri e da Davide Pati dell’Ufficio di Presidenza di Libera, hanno partecipato diversi rappresentanti di enti ed associazioni che, a vario titolo, compongono la particolare filiera di sostegno alle iniziative di Libera sui beni sottratti alle mafie.

Per il Credito Cooperativo, chiamato a portare la sua testimonianza, ha partecipato il Direttore Generale di Federcasse Sergio Gatti (nella foto un momento della tavola rotonda coordinata dal giornalista di “Avvenire” Antonio Maria Mira). Gatti ha ricordato le iniziative che da due anni vedono insieme Libera e Credito Cooperativo (annunciando anche il sostegno alla prossima Giornata della Memoria per le Vittime di tutte le mafie” che si terrà a Latina il 22 marzo prossimo, soffermandosi sulla pubblicazione del volume “Dal bene confiscato al bene comune” frutto della sinergia tra Libera e la Fondazione Tertio Millennio, ma soprattutto sull’esperienza originale che la stessa Fondazione ha messo in campo a sostegno di una serie di cooperative giovanili che, in diverse regioni del Sud, lavorano su terreni confiscati e dati in gestione. Una esperienza che ha messo in rete le migliori pratiche: BCC del territorio, Diocesi, la Tertio Millennio (che in pochi anni ha erogato a favore di queste realtà oltre 200 mila euro a fondo perduto) e soprattutto i “tutor” (di norma ex dirigenti di BCC in pensione) chiamati ad offrire gratuitamente la propria azione consulenziale.

Tema caldo, l’accesso al credito di queste realtà che ottengono i beni in comodato d’uso e per questo hanno grandi difficoltà ad accedere ai prestiti bancari. Su questo tema, il Credito Cooperativo si farà parte attiva nel sensibilizzare le banche del territorio (già attive in diverse realtà ma al di fuori di un piano organico di azione coordinato) e più in generale il resto del sistema creditizio per la messa a disposizione di strumenti adeguati ed in grado di consolidare una esperienza unica in Europa in grado di testimoniare il valore della legalità e dell’impegno partecipativo.