La storia

La Banca di Credito Cooperativo Vicentino - Pojana Maggiore, nasce l'ormai lontano 13 settembre 1895, come Cassa Rurale di Prestiti, per opera di Don Valentino Tirapèlle e Don Giuseppe Pillon assieme a 12 Soci foAtto Costitutivondatori. Quei pionieri, sicuramente sotto la spinta della Lettera Enciclica "Rerum Novarum" di Papa Leone XIII (15 maggio 1891), che indicava la strada sociale da percorrere per migliorare le condizioni di vita del "popolo", erano animati dalla volontà di dare sicurezza a quanti temevano di affogare nei debiti. Così, come ben si può immaginare, la Cassa Rurale rappresentò una forza concreta per i piccoli agricoltori, i fittavoli, i braccianti e gli artigiani.

Per questo motivo, dai 12 Soci iniziali, tre mesi dopo la sua costituzione, la Cassa Rurale ne annoverava già 83, mentre nel giro di un anno erano diventati ben 122. Gli anni '20 vedono la nascita, per opera della Cassa Rurale, dell'importante Cooperativa di consumo "L'Agricola Pojanese". Negli anni '30, nonostante la crisi economica generale, la Cassa non sembra avvertire difficoltà. Seguono anni di grande sviluppo per poi subire uno scossone con l'ultima guerra: anche in questo caso la Cassa rimane, comunque, un punto fermo per la popolazione. Gli amministratori del tempo, riescono ad affrontare anche quei difficili momenti, nei quali la fiducia della gente e dei soci in particolare, fornisce lo stimolo e la carica per proseguire.

Dai 12 Soci iniziali, la nostra Banca oggi ne conta circa 3000.

Pur avvalendosi di una tecnologia sempre più avanzata, e di un personale altamente qualificato, la Banca persegue sempre il medesimo fine: operare per sviluppare l'area dove opera investendo in essa, erogando servizi per venire incontro alle esigenze di Soci e Clienti. Inoltre, un occhio di riguardo viene riservato alle attività di solidarietà e beneficenza, soprattutto verso il mondo giovanile, la scuola, il lavoro e lo sport e ovunque sia riscontrabile impegno e buona volontà a beneficio della comunità.

chiesa pojanaLa Cassa Rurale ed Artigiana di Pojana Maggiore, ora Banca di Credito Cooperativo, con le sue filiali sparse nel territorio di competenza, continua, così, ad agire anche oggi con lo spirito e gli ideali dei suoi fondatori, ma con gli strumenti della più avanzata tecnologia, cercando di offrire, anche il consiglio e l'aiuto per essere la Banca amica del proprio Socio-Cliente.

Pertanto, ha individuato la propria mission, ovvero la propria "ragion d'essere", nella seguente espressione:

"La Banca di Credito Cooperativo deve svolgere, conservando i caratteri originari di solidarietà e mutualità, un servizio competitivo ed efficiente per favorire la crescita socio-economica della comunità in cui opera".

Sono sufficienti queste poche righe per comprendere che la mission della Banca può raffigurarsi come un ponte. Un ponte che unisce i principi e i caratteri originari di ieri, con lo scenario economico sociale di oggi. Un connubio stretto e rinsaldato dalla volontà degli amministratori attuali di seguire la filosofia dei "pionieri" fondatori di ieri, tenendo in considerazione le esigenze di oggi.