13/04/2015
Pubblicata la Relazione 2014 dell’EACB, l’Associazione europea delle banche cooperative
L'Associazione europea delle banche cooperative (EACB) ha pubblicato, lo scorso 8 aprile, la Relazione annuale 2014, contenente i principali dati sul settore bancario cooperativo europeo. La relazione mette in evidenza le attività e i risultati raggiunti nel 2014 dall’EACB, che rappresenta 31 associazioni nazionali e 4.200 banche cooperative che operano in Europa a livello locale, con oltre 77 milioni di soci, 204 milioni di clienti ed 858 mila dipendenti.
“Nel corso degli ultimi 12 mesi - ha dichiarato Hervé Guider, direttore generale dell’EACB - l’EACB ha fortemente sostenuto il riconoscimento delle specificità delle banche cooperative e ha difeso la necessaria diversità dei modelli di bancari, per il beneficio dei consumatori e della stabilità del settore bancario.  Guider  ha inoltre aggiunto che “le recenti dichiarazioni del nuovo Commissario Ue, Lord Jonathan Hill, sul tema della proporzionalità sono incoraggianti per il futuro. Le banche cooperative stanno contribuendo in modo significativo al dialogo con i responsabili politici per sostenere tutte le iniziative volte a promuovere l'occupazione e stimolare la crescita in Europa”.
Il 2014 è stato un anno importante, che ha visto grandi cambiamenti a livello politico e legislativo: è stato eletto un nuovo Parlamento europeo e una nuova Commissione, ed è stato anche l’anno in cui ha preso il via a pieno titolo l’Unione Bancaria. Un anno sfidante per le Banche cooperative europee, che complessivamente, come viene evidenziato nella Relazione dell’EACB, hanno gestito oltre 7 miliardi di euro di patrimonio, raggiunto 3,5 miliardi di euro di raccolta e 3,9 miliardi di euro di prestiti. Con una quota di mercato media del 20% circa, hanno inoltre servito 205 milioni di clienti nelle oltre 68 mila filiali e impiegato 860 mila persone.  
“La loro resilienza durante la crisi - si legge nella Relazione - rende le banche cooperative una forza trainante fondamentale per la ripresa economica”.